Con il “Decreto Sviluppo”, si è inserito tra gli interventi di ristrutturazione edilizia che fruiscono della detrazione fiscale Irpef del 50% anche gli interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.
Chi desidera proteggere la propria casa installando impianti di allarme, ha la possibilità di risparmiare sulla spesa per l’impianto e su tutti i costi collegati: sopralluoghi, perizie, progettazione, installazione, oneri di urbanizzazione.
Nel testo guida fornito dall’Agenzia delle Entrate sono indicati come interventi detraibili ai fini della prevenzione del compimento di atti illeciti (furti, aggressioni, sequestri di persona):
– l’installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
– apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline
– fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati.
Il problema della sicurezza degli edifici può essere risolto dotandosi di impianti di allarme (cioè apparecchiature che garantiscano la sicurezza e la protezione della propria casa con tante soluzioni – tra cui antifurti centralizzati e senza fili – a seconda delle esigenze, delle dimensioni dell’area da controllare, dei costi) usufruendo della detrazione 50% con un tetto massimo di spesa agevolabile di 96.000 euro.
La scadenza della detrazione è fissata al 30 giugno 2013. Tuttavia non vanno dimenticate alcune novità: il Governo, tramite il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha annunciato che sta lavorando per la proroga di almeno un anno della detrazione 50%.
Una delle priorità del governo è il rilancio dell’edilizia. La speranza è che la detrazione 50% per le ristrutturazioni segua un iter simile a quello che è cominciato per la detrazione 55% sulla riqualificazione energetica: ieri infatti la commissione Ambiente della Camera ha approvato una risoluzione che punta non solo a prorogare il bonus 55%, ma a stabilizzarlo rendendolo una misura permanente.
Se non dovessero esserci proroghe, dal 1° luglio la detrazione per le ristrutturazioni – e quindi anche per gli impianti di allarme – passerà al 36% e il tetto massimo di spesa agevolabile sarà 48.000 euro.
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