Per impedire che qualche malintenzionato possa intrufolarsi nella nostra casa innescando una soluzione di pericolo, la soluzione migliore è dotarsi di buoni sistemi di allarme. Va specificato che sotto la dizione di sistemi di allarme possono rientrare non solo i dispositivi più avanzati dal punto di vista tecnologico, ma anche i rimedi indicati dalla tradizione popolare, come ad esempio lasciare la luce accesa quando si esce. I rimedi empirici, però, non permettono di avere la tranquillità casalinga assicurata invece dagli impianti che sono in grado di stendere una vera e propria protezione intorno alle mura della nostra abitazione. Se si vogliono dormire sonni tranquilli, la cosa migliore è farsi preparare una bella sfilza di preventivi riguardanti i sistemi di allarme attualmente presenti sul mercato e fare in modo di capire quale di essi possa fare eventualmente al nostro caso, cercando magari di risparmiare per quanto possibile.

Sensori volumetrici essenziali per i sistemi di allarme

Quando si decide di dotare di sistemi di allarme le proprie abitazioni, i sensori volumetrici sono gli elementi che andrebbero scelti con maggiore scrupolo. Si tratta di una parte importantissima dell’impianto, in quanto i sensori servono a riportare alla centralina il movimento che avviene all’interno di una determinata area sottoposta a sorveglianza. Il tutto tramite un segnale elettrico che deve dimostrarsi capace di distinguere tra il movimento di un animale, magari domestico, e quello di un ladro che sta cercando di penetrare all’interno della nostra casa. Per poterlo fare il sensore volumetrico viene dotato di infrarossi in grado di decifrare il calore che è associato a ogni corpo, si tratti di essere umano, animale o altri oggetti inanimati. L’allarme scatta solo se associa un determinato calore individuato a quello che può essere emesso da un essere umano. Esistono poi sensori volumetrici ancora più raffinati, i quali sono dotati di un chip a microonde in grado di codificare le radiazioni elettromagnetiche emesse da un corpo. I sensori a infrarossi passivi, i meno dotati dal punto di vista tecnologico, sono i più adatti ai sistemi di allarme casalinghi. Alcuni di essi costano addirittura un dollaro, cui però si deve aggiungere la spesa per gli apparati elettronici che debbono fare l’opera di selezione per non far scattare in continuazione dei falsi allarmi.

Dove vanno installati i sensori volumetrici

Attenzione a individuare la giusta collocazione. I sensori volumetrici hanno senso soprattutto se vengono installati su porte e finestre. Un accorgimento che risponde in fondo alla reale funzione dei sistemi di allarme, ovvero di tenere lontani dalla nostra abitazione i malintenzionati, impedendo loro di violarne la sacralità. Per quanto concerne la spesa, solitamente i sensori volumetrici possono partire da poche decine di euro, arrivando a superare la soglia dei 100 euro nel caso di quelli più evoluti e affidabili. Possono anche essere usati in maniera selettiva all’interno di una casa, ad esempio installandoli nella zona giorno ed escludendo le camere da letto. Chi vuole avere informazioni più esaustive e capire quale sia la reale cifra da spendere, compresa di installazione, può provare a rivolgersi a una delle tante imprese specializzate che offrono i loro servizi su Preventivi.it, avendo l’accortezza di consultarne il maggior numero possibile, per avere un quadro esauriente del mercato e magari trovare il miglior rapporto tra qualità e prezzo.



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Un buon articolo sui sensori volumetrici

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