Cosa sapere In cosa consiste
Detrazione per gli impianti di allarme casa E' stata confermata al 50%, con un tetto di spesa attestato a quota 96mila euro
A chi è riservata la detrazione Tale opportunità è riservata naturalmente a chi paga l’Irpef, il quale può scalare la metà delle spese sostenute in dieci annualità di eguale importo dalla propria dichiarazione dei redditi.
Quali spese sono detraibili gli interventi di installazione, sostituzione o rafforzamento di cancelli e recinzioni, comprese le grate e le saracinesche per balconi e finestre; l’acquisto di porte blindate; l’installazione di vetri antisfondamento; l’acquisto e l’installazione di casseforti a muro; sistemi antifurto; le telecamere a circuito chiuso collegate con agenzie private di vigilanza.
Cosa succede quando i fondi saranno esauriti Una volta che si saranno esauriti i fondi non sarà più possibile accedervi. Infatti il limite massimo di spesa fissato per il credito d’imposta è di 15 milioni di euro.

Un buon sistema d’allarme rappresenta lo strumento migliore per difendere la propria abitazione dalle intrusioni dei ladri.

Negli ultimi anni, anche a livello istituzionale si è cercato di adottare sistemi che possono contrastare anche la sempre più palese e pericolosa voglia di autodifesa che si fa strada tra i cittadini italiani.
Oggi chi decide di adottare sistemi antifurto all’interno della propria abitazione, può beneficiare di agevolazioni di carattere fiscale in grado di ridurre sensibilmente la spesa.

Anche per quest’anno, grazie alla Legge di Stabilità approvata dal Parlamento, la detrazione per gli impianti di allarme casa è stata confermata al 50%, con un tetto di spesa attestato a quota 96mila euro.

Tale opportunità è riservata naturalmente a chi paga l’Irpef, il quale può scalare la metà delle spese sostenute in dieci annualità di eguale importo dalla propria dichiarazione dei redditi.
Come ben sappiamo la detrazione fiscale per gli impianti allarme casa rappresenta una buona occasione per tutti coloro che intendano cercare di garantire protezione alla propria abitazione e alla propria famiglia. A tal proposito va ricordato come la guida approvata nel 2015 dall’Agenzia delle Entrate considera facenti parte a pieno titolo delle spese detraibili quelle per:

  • gli interventi di installazione, sostituzione o rafforzamento di cancelli e recinzioni, comprese le grate e le saracinesche per balconi e finestre;
  • l’acquisto di porte blindate;
  • l’installazione di vetri antisfondamento;
  • l’acquisto e l’installazione di casseforti a muro;
  • sistemi antifurto;
  • le telecamere a circuito chiuso collegate con agenzie private di vigilanza.

Alcune di queste voci non sono state riconfermate per il 2016, in considerazione del fatto che il sito dell’Agenzia delle Entrate non ha ancora pubblicato la guida per l’anno in corso.

Ad esempio per quanto riguarda le telecamere a circuito chiuso, questa spesa potrebbe ricadere in una nuova tipologia di agevolazione introdotta proprio dalla Legge di Stabilità 2016, ovvero il nuovo bonus sicurezza che prevede un credito d’imposta, che è completamente diverso dalla detrazione per gli impianti di allarme per la casa.

Il nuovo bonus videosorveglianza

Grazie alla Legge di Stabilità 2016, tutti coloro che acquistano sistemi di videosorveglianza possono usufruire del bonus videosorveglianza, un beneficio di carattere fiscale che si aggiunge alla detrazione già riservata agli impianti d’allarme per la casa, emesso sotto forma di un credito d’imposta. In tal modo si cerca di favorire la sicurezza dei cittadini e prevenire i furti in casa, diventati ormai una consuetudine nel nostro paese.

Questo credito d’imposta ha ottenuto un primo stanziamento di 15 milioni di euro ed è riservato a tutti i privati che nel corso dell’anno solare provvederanno all’installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o stipuleranno contratti con istituti di vigilanza.

Contenuta all’interno del cosiddetto “pacchetto sicurezza”, l’agevolazione viene però riconosciuta soltanto alle persone fisiche, ovvero i privati cittadini non titolari di Partita IVA. Quindi tutti gli artigiani, i commercianti, le società, le imprese e i liberi professionisti vengono esclusi dalla concessione del bonus.

Va però ricordato che una volta che si saranno esauriti i fondi non sarà più possibile accedervi. Infatti il limite massimo di spesa fissato per il credito d’imposta è di 15 milioni di euro.

Inoltre, l’agevolazione prevede un credito d’imposta riguardante l’acquisto di strumenti tecnologici destinati alla sicurezza imperniati sullo sfruttamento di sistemi di videosorveglianza quali le telecamere e i registratori video e audio.

Di conseguenza tutti gli strumenti e gli impianti destinati al controllo video e audio, anche con l’ausilio di società specializzate, tesi ad evitare furti ed intromissioni da parte di malviventi nella propria casa possono rientrare nel bonus.

Differenze tra la detrazione del 50% per sistemi d’allarme e il bonus sicurezza del 2016

Detrazione impianti allarme casa per il 2016L’anno scorso tutte le famiglie che avevano acquistato e installato videocamere di sicurezza potevano richiedere la detrazione fiscale del 50%, in quanto rientrava tra le spese detraibili con il bonus ristrutturazioni edili. Da quest’anno, invece, chi intenda installare impianti di videosorveglianza o stipulare contratti con agenzie di vigilanza può richiedere il bonus videosorveglianza.
Come funziona il credito d’imposta? E’una sorta di buono che il cittadino può utilizzare durante la dichiarazione dei redditi, provvedendo a barrare nel 730 precompilato il Quadro G – credito d’imposta o il quadro RU del modello Unico.

Il credito d’imposta può poi essere decurtato nel momento in cui il contribuente dovrà provvedere al pagamento delle tasse all’amministrazione fiscale. In pratica, tutti i privati che nel corso del 2016 installeranno telecamere digitali per la sicurezza della propria casa o stipuleranno contratti con agenzie di vigilanza, avranno un credito da poter detrarre sulle tasse da pagare sul modello 730 o su quello Unico del 2017.
Va però precisato come in relazione al bonus videosorveglianza 2016 alcuni dettagli siano rimasti imprecisati quali l’importo massimo di spesa agevolabile per ciascuna famiglia con il credito d’imposta e le modalità di fruizione del bonus, oltre alle spese ammesse al beneficio.



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Un buon sistema d’allarme rappresenta lo strumento migliore per difendere la propria abitazione dalle intrusioni dei ladri. Negli ultimi anni, anche a livello istituzionale si è cercato di adottare sistemi che possono contrastare anche la sempre più palese e pericolosa voglia di autodifesa che si fa strada…

Recensione dell'articolo

Utilità - 94%
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Ottimo

Articolo abbastanza esauriente sulla detrazione impianti allarme casa per il 2016

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